domenica 4 novembre 2012

Traversata da Pescasseroli a Villavallelonga

La pioggia scendeva abbondantemente sulla faggeta di Pescasseroli, senza mai smettere per tutto il tragitto fino a Villavallelonga. Ilbosco si animava del rumore del suo scroscio d’acqua e ci isolava tutti nei nostri pensieri. Salivamo su di un letto di foglie morbide,dove un folto strato ne addolciva il percorso fangoso, mentre mano a mano si evidenziavano i colori dell’autunno, attraverso lepoche foglie rimaste attaccate ai rami che filtravano la luce. La foresta vetusta si lasciava scoprire a tratti con i suoi faggisecolari, la loro dimensione imponente pareva volesse proteggerci dalle precipitazioni del cielo e i malumori del mondo:dentro la foresta tutte le negatività rimanevano fuori, solo l’energia della terra aveva una comunicazione diretta. Seguivamoil letto pietroso dei fossi, che così bianchi si stagliavano sulla natura circostante come fiumi di roccia, mentre la bruma dinovembre filtrava tra gli aceri e i faggi, sacralizzando la foresta in una percezione misteriosa. L’autunno al Parco Nazionaled’Abruzzo Lazio e Molise era bellissimo anche così, tra la pioggia battente e ininterrotta e il fango ricoperto dalle foglie cadute.

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